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Il Museo delle Cappelle Medicee, uno dei più visitati della città, è costituito dalla Cappella dei Principi e dalla Sagrestia Nuova, entrambe situate nel prolungamento dell’abside della Basilica di San Lorenzo.
La Cappella dei Principi, commissionata dal Granduca Ferdinando I, venne realizzata dall’Architetto Matteo Nigetti su progetto di Don Giovanni de’Medici, fratello dello stesso Ferdinando I, con modifiche del Buontalenti. L’idea era quella di seppellirvi i membri della Famiglia Medici e infatti qui si trovano i sepolcri di: Cosimo I, Cosimo II, Cosimo III, Ferdinando I, Francesco I e Ferdinando II. In realtà si tratta di cenotafi in quanto i granduchi vennero effettivamente seppelliti all’interno di semplice nicchie nascoste nel muro. La cappella è ottagonale, con una larghezza di 28 metri, ed è sormontata da una cupola, seconda a Firenze solo alla Cupola del Duomo e facilmente individuabile nel panorama cittadino. La cappella doveva essere decisamente sfarzosa e per questo venne fondato l’Opificio delle Pietre Dure, tuttora esistente, ovvero un istituto che si sarebbe dovuto occupare della lavorazione delle pietre dure, usando in particolare la tecnica del commesso fiorentino, un tipo di mosaico diverso da quello classico, che utilizzava intarsi di pietre semipreziose più grandi. Per il rivestimento interno della Cappella vennero utilizzati marmi e pietre dure, mentre per gli stemmi delle sedici città fedeli ai Medici si usarono lapislazzuli, madreperla e corallo. Vista la destinazione dell’opera vennero usate pietre di color scuro. Nonostante ciò destò comunque molta ammirazione già all’epoca. Da segnalare che, secondo le intenzioni dei committenti, la cappella avrebbe dovuto contenere nientemeno che il Santo Sepolcro di Gerusalemme. Ma come era prevedibile, i Medici non riuscirono né a comprarlo né a rubarlo.La Sagrestia Nuova (così denominata per distinguerla dalla Sagrestia Vecchia del Brunelleschi) venne commissionata da Giulio de’ Medici e da Papa Leone X a Michelangelo il quale la realizzò tra il 1521 e il 1534, anno in cui si trasferì a Roma, lasciando purtroppo l’opera incompiuta. Michelangelo riuscì comunque a realizzare i due famosi monumenti sepolcrali a Lorenzo, Duca di Urbino, e a Giuliano di Nemours. Su ciascuno di essi si trova la rispettiva statua dei Granduchi, ai cui piedi sono situate le figure allegoriche del Giorno, la Notte, l’Alba e il Tramonto. A Michelangelo mancò purtroppo anche il tempo di realizzare il sepolcro del più famoso dei Medici, Lorenzo il Magnifico, il quale fu quindi inumato semplicemente sotto la Madonna e il bambino, sempre di Michelangelo, dietro la parete d’ingresso.
Piazza degli Aldobrandini, 6, Firenze
Orario di apertura: da lunedì a domenica, ore 8.15-
Chiusura: seconda e quarta domenica del mese; primo, terzo e quinto lunedì del mese; Capodanno, 1° maggio, Natale
Biglietto intero: € 8,00