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Chiesa di Santa Croce

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La Chiesa di Santa Croce è famosa soprattutto per il fatto di essere diventata il “tempio dell’ Itale glorie”, così come la definì Ugo Foscolo nei Sepolcri, ovvero il mausoleo di numerosi personaggi italiani illustri. Qui infatti riposano, tra gli altri, uomini come Michelangelo, Machiavelli, Galileo, Vittorio Alfieri, Leon Battista Alberti, Lorenzo Ghiberti, lo stesso Ugo Foscolo. La facciata, in stile neogotico, è stata realizzata solo recentemente tra il 1853 e il 1863 da Niccolò Matas, un architetto di religione ebraica, a cui probabilmente si deve il curioso inserimento della stella di David sopra il rosone centrale e che si ispirò alla facciata, anch’essa ottocentesca, di Santa Maria del Fiore. Originariamente infatti la facciata era in pietra come quella, ancor oggi visibile, della Chiesa di San Lorenzo.

All’interno vi suggeriamo di dare uno sguardo alle bellissime vetrate trecentesche e alle varie cappelle come la Cappella Maggiore, affrescata con le Storie dell’invenzione della Vera Croce di Agnolo Gaddi (da cui il nome alla basilica), e le Cappelle Peruzzi e Bardi con gli affreschi di Giotto. All’interno della Cappella Bardi è custodito il famoso Crocifisso in legno di Donatello. Con tutta probabilità si tratta del crocifisso oggetto della disputa con Brunelleschi in cui quest’ultimo accusava Donatello di aver messo in croce un “contadino”, in quanto il Cristo era fin troppo realistico. Il Brunelleschi accettò quindi la sfida di farne uno migliore e scolpì il Crocifisso che si trova nella Chiesa di Santa Maria Novella. Il Vasari ci racconta che Donatello vedendolo rimase così impressionato da far cadere le uova che aveva in grembo.

Divertitevi poi a scoprire i nomi dei personaggi illustri sui monumenti funebri e lapidi delle navate laterali. I più importanti sono quelli per Vittorio Alfieri, opera di Antonio Canova, per Michelangelo Buonarroti progettato dal Vasari, per Leonardo Bruni (tipico esempio di sepoltura rinascimentale e il primo ad essere realizzato) di Bernardo Rossellino, per Galileo Galilei, Gioacchino Rossini, etc.
Una curiosità: Michelangelo era morto a Roma il 18 febbraio 1564 e il suo corpo venne trasportato segretamente a Firenze dal nipote nascondendolo su un carroccio per paura che potesse essere ostacolato nell’operazione. La salma venne trasferita durante la notte in Santa Croce dagli artisti dell’Accademia, davanti alla suggestiva immagine di una moltitudine di gente che l’attendeva coi lumi accesi.

Da non perdere anche l’enorme cenotafio in onore di Dante Alighieri (in realtà sepolto a Ravenna, città dove è morto e che non ha mai voluto rendere le spoglie del Sommo Poeta alla sua città natale). Un mistero invece circonda la tumulazione del grande Galileo Galilei, morto ad Arcetri nel 1642. Poichè la Chiesa, visti i rapporti tumultuosi con tale personaggio, non aveva alcuna intenzione di onorarlo con una gloriosa sepoltura all’interno della Basilica, venne momentaneamente sepolto in una stanza murata dietro la sacrestia. Nel 1703 venne infine data l’autorizzazione alla solenne tumulazione da parte del Sant’Uffizio. Aperta quindi la stanza dietro la sacrestia, vi vennero trovate con stupore tre bare: una effettivamente di Galileo, l’altra del suo fedele discepolo Viviani e la terza, probabilmente, della figlia Virginia, ovvero Suor Maria Celeste. Su quest’ultima identificazione rimangono ancora però numerosi dubbi. Il corpo di Galileo non fu ritrovato in buone condizioni e fu in parte smembrato come dimostra la presenza di un dito dell’illustre scienziato presso il Museo di Storia della Scienza in Piazza de’Giudici, oggi rinominato Museo Galileo proprio in suo onore.






Consigliamo di visitare inoltre accanto alla basilica i due chiostri dove si trova la Cappella de’Pazzi, capolavoro rinascimentale del Brunelleschi e il Refettorio dove si può ammirare L’Ultima Cena di Taddeo Gaddi (originariamente attribuita a Giotto) e, soprattutto, il bellissimo Crocifisso ligneo di Cimabue, pesantemente danneggiato dopo l’alluvione di Firenze del 1966, oggi restaurato. Secondo recenti studi, sembra che nel Chiostro grande sia seppellita la famosa Beatrice Portinari di Dante Alighieri che, essendo stata sposata con un Donati, dovrebbe aver trovato sepoltura proprio nella tomba di questa famiglia (e non nella cosiddetta Chiesa di Dante).
Non vi preoccupate se avrete un leggero malore nel visitare questa chiesa, Stendhal l’ha avuto prima di voi: sembra che il famoso scrittore abbia avuto uno svenimento proprio uscendo da questa chiesa, da cui la nascita del mito della sindrome che prende il suo nome.

Piazza Santa Croce

Orario di apertura: Lunedì - Sabato dalle 9:30 alle 17:00
Chisura: Domenica e festività
Biglietti (con cui si può visitare Basilica, Chiostri, Museo e Cappella Pazzi): intero €5 ; ridotto €3 per i ragazzi da 11 a 17 anni; famiglia €5 a genitore, gratuito per i figli minorenni; gratuito per i residenti a Firenze e provincia, per i bambini minori di 11 anni, per i disabili e il loro accompagnatore; biglietto speciale Santa Croce + Casa Buonarroti:  €8

Da notare che la biglietteria e l’accesso alla Basilica si trovano dalla parte opposta, nel loggiato su Largo Bargellini (a sinistra guardando la facciata della Chiesa).

 
 
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