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Chiesa e Museo di Orsanmichele

Firenze > Cosa vedere a Firenze

Chi vi passa accanto pensa sia semplicemente uno, se pur bellissimo, dei tanti palazzi di cui la città è adorna. Infatti la sua forma rettangolare inganna e senza una guida o la curiosità di soffermarsi all’ufficio informazioni su Via de’Calzaiuoli nessuno riuscirebbe a capire che questa in realtà è una delle più belle chiese della città. La storia di questo edificio è alquanto inconsueta, dal momento che in origine era un granaio. Anzi se proprio vogliamo partire dall’inizio, in quest’area si trovava un monastero femminile circondato da giardini e orti. All’interno venne eretta una piccola chiesa, la Chiesa di San Michele in Orto, dedicata all’Arcangelo San Michele. Ecco quindi spiegato il suo nome attuale. Nel 1240 la chiesa venne eliminata e sostituita da una loggia, probabilmente realizzata nel 1290 da Arnolfo di Cambio, che doveva servire come mercato delle granaglie. Sembra vi fosse una Madonna del popolo dipinta su uno dei pilastri, ritenuta miracolosa e oggetto di grande venerazione popolare, che però è andata perduta, probabilmente nell’incendio che colpì la chiesa nel 1304. La loggia fu ricostruita e, in sostituzione dell’antica immagine venerata, Bernardo Daddi dipinse la Madonna delle Grazie. Il pianterreno venne quindi destinato a chiesa mentre il piano superiore continuò ad essere lo stoccaggio delle granaglie. Forse la presenza della Madonna spingeva ad una maggiore onestà negli affari.


  Nel 1343 e precisamente nel giorno di Sant’Anna, i fiorentini riuscirono a cacciare l’odiatissimo Gualtieri VI di Brienne, noto come Duca d’Atene, e, a ringraziamento della libertà fiorentina riconquistata, si decise di dedicare un altare della chiesa proprio a Sant’Anna, la santa che aveva difeso la Repubblica fiorentina. Tuttora ogni 26 luglio un corteo storico, a ricordo dell’avvenimento, si dipana tra Palazzo Vecchio e la stessa Orsanmichele. Durante la ricostruzione della loggia si pensò anche di inserire dei tabernacoli sulle pareti esterne dove poter porre le statue dei Santi protettori delle Arti, le antiche Corporazioni di mestieri. Vennero chiamati i più grandi maestri dell’epoca, tra cui Ghiberti, Donatello, Nanni di Banco, Verrocchio, Giambologna e altri ad adornare le 14 nicchie esterne con le statue dei santi protettori di ciascuna Arte. Oggi quindi la chiesa è un compendio di mirabili capolavori. Le statue originali si trovano tutte all’interno del Museo di Orsanmichele al primo piano eccetto il San Giorgio di Donatello che ha trovato posto presso il Museo del Bargello. Sopra ogni nicchia inoltre, tondi quasi tutti robbiani raffigurano gli stemmi delle singole Corporazioni. Da non perdere poi, all’interno della Chiesa, lo stupendo tabernacolo dell’Orcagna e le tracce rimaste dell’antica destinazione a granaio dell’edificio. In particolare, sulla porta dell’angolo nord-ovest si trova lo staio, l’unità di misura delle granaglie, mentre in due pilastri si scorgono le bocche, ora chiuse, da cui scendeva il grano.

Via dell'Arte della Lana, Firenze

Chiesa di Orsanmichele
Orario di apertura: tutti i giorni ore 10,00-16,50

Museo di Orsanmichele (al 1° e 2°piano)
Orario di apertura
: lunedì, ore 10,00 - 16,50 (inizio operazioni di chiusura ore 16,40)
sabato, ore 10,00 - 12,30  (inizio operazioni di chiusura ore 12,20)
Chiusura: domenica
Biglietto: Ingresso libero

Il museo non è dotato di dispositivi per l'accesso alle persone disabili.

 
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